La testa gira
e smette di pensare
e col suon
di un dolce violino nelle orecchie
un punto
lontano dell’universo
al di là
di un vetro
accoglie
il tuo dolce animo
fatto di emozioni
che messe a soqquadro
così taciturne
così buie
raccolgono lacrime salate
scendendo sul viso pallido
mentre sguardi
di curiosa gente
sui tuoi occhi rossi
decifrano un velo
di ebrezza serale.
Vorrei dire loro
‘Non è niente di simile
è solo l’infinito
in occhi lontani
e sorella tristezza
accanto al cuore’.