Immersa nel quotidiano
c’è tanta gente che ti avvolge
unita da un destino comune.
Le vedi
le senti
vociare, ridere, colloquiare
ma ti accorgi
di non far parte del loro mondo.
Un vuoto ti pervade
dall’interno
ti senti come in uno stanzino chiuso
ti manca l’aria
hai bisogno di ossigeno
di respirare.
I muri ad un tratto
sono diventati così attraenti.
Un pugno potente
in modo da zittire tutti.
Ma non puoi.
E rimani lì
seduta su una sedia rossa
come ad aspettare
una qualche salvezza.